Il sole stava tramontando e un irreale oblio riempiva la stanza, ancora piena dell’assordante silenzio che echeggia nell’aria: “e se neanche questa terapia funziona?? “, il medico le mise una mano sul ginocchio e un tremolio delle labbra tradì il suo stato d’animo, la fissò negli occhi , ma non riusci a rispondere, si girò e andò via chiudendo la porta…lei seduta sul letto, lui in piedi poggiato alla finestra, rimasero così per un tempo indefinito… si guardavano negli occhi…mai contemporaneamente, consci che farlo significava parlare di quella muta sentenza e parlarne l’avrebbe resa troppo reale…non erano pronti, in realtà non lo sarebbero mai stati…lei scosse la testa come a svegliarsi da un brutto pensiero e piantò i suoi occhi su di lui, li sentiva addosso quegli occhi, erano il suo mondo, ci si perdeva…si girò verso di lei e la guardò,anche se non era pronto, lei mosse le labbra : “mi amerai per il resto della mia vita ?? ” … fù come un calcio nello stomaco, come se ogni parola avesse un peso insostenibile ,come se ogni parola ne racchiudesse troppe.
Ha un suono diverso la parola vita quando te ne rimane poca, si sorprese a pensare. Prese una sedia si mise di fianco a lei , le prese le mani e le chiuse nelle sue e le rispose: ” No… ti amerò per il resto della mia vita “… offuprevinna noub
Foto di: Simone Riolfo – nuvole al tramonto