Quando piove, ma tra le nuvole brilla il sole, l’arcobaleno disegna la sua curva nel cielo. Il cancro è un improvviso e fragoroso temporale che si abbatte sulla vita, minandone nel più profondo la sua essenza…
Ho conosciuto per la prima volta l’Arcobaleno della Speranza quando ero nel mezzo della mia battaglia. Ero confusa, spaventata, e vi ho trovato un “nido sicuro” in cui potermi rifugiare… Ho capito che c’era qualcuno che pensava a noi malati, in grado di comprendere i nostri bisogni, materiali e morali. Capiva perché ci era passato in prima persona, ed aveva la grande capacità di ascoltare quanto veniva richiesto, dai pazienti e dai medici del PTV. Tanti obiettivi raggiunti nel corso del tempo, tanti altri li ho visti: sostegno alla ricerca, attrezzature di ogni tipo, pc, clown terapia, televisori. Quello che mi ha visto coinvolta in è il progetto: “Diamo corpo e cura all’immagine”… “Non mi guardo più allo specchio perché non mi riconosco, non accetto quello che il cancro e le terapie stanno facendo al mio corpo”.. ci siamo trovate.. A lezioni di trucco con consulenti d’immagine, che ci hanno truccate e fatte più belle… Ma non è solo questo: ogni incontro è una festa tra amiche, in cui l’energia e la voglia di vivere regnano sovrane… Che a colpi di pennello e di rossetto “il bastardo” si può affrontare meglio… Sono in remissione da luglio del 2017, ho di nuovo i capelli ed un aspetto decente, potrebbe sembrare superfluo partecipare ancora a questi incontri… Ma il cancro lascia cicatrici indelebili, nel corpo e nell’anima, e l’essere ancora lì mi fa stare bene, e sentire utile per incoraggiare chi è ancora nel mezzo della tempesta… La scorsa settimana, l’Arcobaleno mi ha portato in reparto, a fare il mio secondo albero (il decimo per l’Associazione), insieme ai pazienti e ad altri ex pazienti… Dedicato a chi le sue feste le passerà lì. Tutto aveva un significato profondo: I fili rossi rappresentano il sangue (tanto prezioso per noi pazienti ematologici), I fili gialli le piastrine… Alcune palline sono “speciali”, dedicate a chi non ce l’ha fatta… È stato emozionante e bello… Fa stare bene sapere di non essere soli nella malattia… Per questo è importante che il nostro Arcobaleno continui a colorare il nostro cielo! ❤️
Deborah