Il “piccolo Marco”, pratica il Taekwondo (arte marziale koreana, e disciplina olimpica), da quando aveva solo cinque anni, attualmente è cintura nera 3° Dan, è diventato maestro ed adesso si sta dedicando all’insegnamento ed alla direzione di gara.

E’ stato a soli 14 anni , nell’anno 2007, campione Italiano categoria kadetti, e successivamente anche campione nazionale categoria Juniores, gareggiando con atleti ben due anni più grandi di lui. Sempre nel 2007, ha partecipato a ben due campionati europei, a Budapest ed a Baku (Azerbaigian), entrando a far parte integrante della nostra nazionale giovanile, che lo ha portato a partecipare a numerosissimi open internazionali in tutta Europa.

Nel 2008, ha riconfermato il suo terzo titolo, anche se (nel mese di giugno), il suo fisico, iniziava a dare strani segnali di cedimento. Appena vinto il campionato, iniziammo a indagare sulle strane “palline al collo” che gli erano venute fuori, e sul fiatone che non gli permetteva di allenarsi come in passato. Dopo mesi e mesi di analisi e visite di ogni tipo, a dicembre la triste diagnosi di LDH 3° stadio……….fu IL BUIO !!!!!

Il 2009, fu l’anno della sofferenza, del dolore, del panico, della paura di non farcela !!! Ma il “piccolo Marco”, ce l’ha fatta !!!!

Ha messo in campo tutta la sua grinta e tutta la sua forza, in sei mesi ha messo KO il suo avversario peggiore, il più infame!!!!! Ha ricominciato ad allenarsi, e nonostante il suo fisico debilitato, il 7 febbraio del 2010, ad Ancona, si è ripreso la sua rivincita con lo sport, ma soprattutto con la malattia, conquistando il suo quarto titolo di CAMPIONE NAZIONALE!!!!

La notizia fece grande clamore nell’ambiente, anche perchè tutti sapevano dei problemi avuti dal giovane l’anno precedente e nessuno credeva in un suo recupero. Questa è la storia del mio giovane campione, che adesso ha un po’ tirato i remi in barca dopo aver dimostrato a tutti, ma soprattutto a se stesso il suo valore!

Il papà Beppe

2 commenti

  1. ma questa storia è meravigliosa…. bravo Marco GRANDE campione, oltre a riprendere ciò che era tuo hai saputo fare molto di più. Che il tuo sforzo sia insegnamento e speranza per tutti.
    BUONA VITA MARCO!!!!!

  2. Solo ora ho letto la storia di Marco, mi era sfuggita al momento della pubblicazione, ma la gioia di sapere che un ragazzo così giovane è riuscito oltre che a sconfiggere la malattia, che purtroppo magari dipendesse solo dalla volontà!!…ma anche a raggiungere (e solo chi ci è passato sa con quanto dolore e sforzo fisico) questo importantissimo traguardo sportivo, bè che dire, vuol dire che la tempra di acciaio di Marco sicuramente gli farà compagnia e lo proteggerà per tutta la vita, come tutti noi gli auguriamo.
    Un abbraccio grande e aspettiamo di sentire come procede la carriera sportiva di questo grande ragazzo!!
    Lauradp

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