Due anni fa, oggi 9 Luglio 2017 alle sette della sera, facevo il trapianto di midollo osseo, dopo una leucemia che quasi mi ammazzava.
Alla mia destra, nella stanza di Tor vergata, c’era Alessandra. Stasera, con Alessandra, che era sempre alla mia destra, ma due file più avanti perché siamo arrivati tardi, siamo andati all’arena.
Bene, io che detesto la retorica del sopravvissuto, penso che le malattie così gravi si portino appresso segni, dolore, rapporti che rischiano di sfasciarsi, tsunami esistenziali, sostanze tossiche, attese, day hospital. Ma anche incontri belli e dubbi e punti interrogativi e rabbia da esprimere e basta con le miserie umane e lacrime e dottoresse in gamba e ripartenze e vino e un donatore marchigiano al quale pensi di scrivere le parole più belle, ma poi temporeggi per la paura di ammalarti di nuovo.
No, non mi ammalo. Già dato, grazie. Mi metto a dieta, però
Andrea G.