Era il 2014, un giorno di ottobre come tanti, ero a lavoro e dal nulla mi accorgo di avere una strana “pallina” sul lato destro del collo, insospettita decisi di andare dal medico curante, non credevo fosse nulla di particolare, stavo bene, anzi benissimo, dal momento ke avevo appena iniziato i preparativi x il mio matrimonio. Entro nella stanza, spiego al dottore la situazione e ricordo ancora oggi perfettamente il suo sguardo che si fece gelido. Aveva già capito. Io un po meno. Da lì inizia tutto, la corsa in ospedale, la tac, la pet, il prelievo del midollo, l’ operazione, la biopsia ed arriva il referto: Linfoma di Hodgkin, un tumore maligno ai vasi linfatici. Mi sono chiesta mille volte se quelle parole che mi erano state dette erano rivolte a me, ci ho messo un po di giorni a prendere dimestichezza con parole come tumore, neoplasia, chemioterapia. Mi sono spesso chiesta, è inutile negarlo, perché proprio a me? Io che ho sempre goduto di ottima salute, io che avevo solo 24 anni e tanti sogni da realizzare. Poi quando sono entrata nei reparti oncoematologici ho riformulato la domanda perché non a me??? E da li ho iniziato la mia battaglia. Da quel momento è stato un susseguirsi di emozioni contrastanti tra loro, paura, ansia, sconforto, ma anche tanta fiducia verso quei medici ed infermieri che mi hanno accolta come una figlia. Ricordo il giorno in cui cominciai la chemioterapia chiesi: Dottoressa ma riuscirò a sposarmi? Forse era una domanda banale ma x me in quel momento era un enorme aiuto proiettarmi nel futuro… lei accennando un sorriso con gli occhi un po commossi mi rispose: certo, ce la farai, ce la devi fare!!! 9 mesi dopo ero in REMISSIONE… il tumore aveva perso, avevo vinto io! Sono passati 6 anni, ho due splendidi bambini che riempiono le mie giornate, guardo al passato con un po di paura, sperando che non si ripresenti mai più, nel frattempo mi godo la mia vita, la mia famiglia, la mia libertà. A tutti coloro che stanno combattendo contro qualsiasi “mostro” mi sento di dire: non mollate MAI, ce sempre una luce in fondo al.tunnel. Grazie…

Alessia

Foto di: Elisabetta Pennacchi

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