Eccoci qua, ancora una volta tra i prescelti fortunatissimi che possono godere di uno dei momenti più belli dell’anno “L’albero in Reparto”.
Proprio oggi mentre tutti indaffarati, tra fili e palline, ci apprestavamo a realizzare il nostro albero pensavo… “La vita a volte è proprio strana alcuni di noi hanno affrontato la malattia lottando con le unghie e con i denti, altri sono stati vicini ai loro cari che oggi ci proteggono dall’alto, ma in entrambe i casi siamo ancora qui dove tutto ha avuto inizio, legati da un affetto sincero e profondo.
E’ dalla nostra unione, dall’intreccio delle nostre vite che si genera quell’energia potentissima chiamata SPERANZA.
Mentre le porte delle stanze lentamente si aprono e i pazienti timorosi con i loro corpi lenti, magri e stanchi si avvicinano per godere anche solo di un minuto di normalità mi domando:
-
“COSA E’ VERAMENTE IL NATALE?”
Forse le persone normali direbbero che è un momento per chiedere scusa, magari essere più buoni, riflettere e guardare oltre le apparenze, scartare i regali, un laudo pranzo familiare, e per i “pazienti cosa è il Natale?”
Sicuramente il tepore della casa stretti nel calore degli affetti più cari, la salute e la disperata ricerca della normalità.
Poi mi volto e lo sguardo incrocia quello di un paziente, gli vado incontro, lo accolgo con un sorriso e una pallina tra le mani gliela cedo l’appende all’albero esprimendo un desiderio e a quel punto augurando loro un grande in bocca al lupo ci manifestiamo nella nostra vera identità siamo “ex pazienti”.
Il loro volto cambia espressione i loro occhi sospettosi si spalancano, la loro sete di scoprire l’antidoto per la vittoria si fa sempre più forte.
Quasi increduli ascoltano piccoli episodi del nostro percorso.
Così mi domando ancora
-
“COSA E’ IL NATALE PER NOI EX PAZIENTI?”
Mi guardo attorno e come in una pellicola rivivo il nostro pomeriggio e penso
-
Quando la cascata di speranza avvolge il paziente in un pianto liberatorio ti dice “Grazie oggi mi avete dato la forza per andare avanti, la dimostrazione che posso farcela”
– Quando asciugando una lacrima una mamma al reparto trapianti un flebile grazie sfiora le tue orecchie;
-
Quando capisci di non poter dare la salute ma solo aprire la strada verso la luce verso il tunnel.
Ecco, credo che il Natale per noi ex pazienti sia semplicemente donare la speranza, il loro grazie è la nostra ricompensa per averci creduto fino in fondo senza mai mollare.
(Volontaria de L’Arcobaleno della Speranza ONLUS)
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato oggi, ma in particolare la nostra Anna Ciach che ha creato la pallina dell’anno 2016 tutta ricamata a mano, e preparato dei pensieri da lasciare ai pazienti, Luca che dopo la sua malattia il suo viaggio è stato quello di andare in Palestina e ci ha portato una pallina particolare da Gerusalemme. Grazie sempre ai responsabili del Reparto di ematologia del Policlinico di Tor Vergata che ci danno questa grande opportunità, di mantenere vivo il ricordo con delle palline “speciali” di alcuni nostri amici.
E a tutti i pazienti auguriamo di tornare presto a casa con una grande vittoria.
E’sempre un’emozione fare l’albero in reparto. Questo è il mio quarto albero…il primo proprio il 5 dicembre del 2012. Ogni volta smorziamo quel silenzio che regna la domenica pomeriggio bei corridoi del reparto…tra battute risate …si siamo un pò matti…ma a noi ci piace esserlo. Buon Natale.