Abbiamo avuto l’opportunità di partecipare e di sostenere un evento di rilevanza internazionale: il 6th International Symposium on Acute Promyelocytic Leukemia. Questo congresso è ormai un appuntamento tradizionale e consolidato, che riunisce scienziati di fama mondiale, ricercatori e clinici da tutto il globo.
Nel corso di questi quattro giorni, esperti di scienza di base, di traduzione e clinici hanno avuto modo di aggiornare i partecipanti sui recenti progressi sia in laboratorio che nella ricerca clinica nell’ambito della leucemia promielocitica acuta (APL) e delle malattie affini. Oltre agli aggiornamenti clinici e alle scoperte inedite, è stata organizzata una sessione di formazione dedicata alle problematiche relative alla diagnostica e alla gestione della malattia. Il congresso ha anche ospitato un forum internazionale per discutere la collaborazione globale e l’implementazione di reti cliniche per trattamenti APL, con particolare attenzione alle risorse nei paesi in via di sviluppo. Inoltre, il simposio ha offerto una piattaforma per i giovani ricercatori, permettendo loro di presentare il proprio lavoro.
I referenti di questo simposio sono stati il Prof. Miguel A. Sanz, Primario del Reparto di Ematologia e dell’Unità di Trapianto di Midollo dell’Ospedale Universitario Fe di Valencia, Spagna, nonché Professore di Medicina all’Università di Valencia, e il Prof. Francesco Lo Coco, dell’U.O.C. di Laboratorio di Oncoematologia e Dipartimento di Medicina di Laboratorio del Policlinico Tor Vergata di Roma.
Il gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Lo Coco si dedica all’identificazione delle alterazioni genetico-molecolari nelle malattie mieloproliferative, analizzandone il significato clinico e prognostico. L’individuazione di biomarcatori in queste neoplasie ematologiche è cruciale per sviluppare terapie mirate, modulare l’intensità dei trattamenti convenzionali (come chemioterapia, radioterapia, trapianto) e stabilire linee guida terapeutiche più appropriate. In particolare, il gruppo ha condotto studi pionieristici sulla malattia minima residua, dimostrando l’importanza della valutazione molecolare della risposta alla terapia nelle leucemie.
E’ sempre un piacere, un onore e un grande motivo di orgoglio poter partecipare agli eventi con l’Associazione. Essere ammessi a partecipare a questi eventi è segno di credibilità e serietà dell’Associazione Arcobaleno della Speranza che grazie al suo Presidente Maria Stella Marchetti riesce a raggiungere sempre più obiettivi…per la ricerca e… soprattuto per il paziente ematologico.
GRAZIE!!!!!!!!
Sono davvero orgogliosa e felice di aver partecipato a questo grande incontro internazionale che ha riunito scienziati, ricercatori e clinici di fama mondiale.
Ho avuto quindi la possibilità di conoscere il Professor Lo Coco, una persona a mio avviso straordinaria e di una simpatia unica, di cui ho la mia più grande stima!
Aiutare e sostenere la ricerca è un grande obiettivo che il nostro Arcobaleno della Speranza Onlus è riuscito anche stavolta a raggiungere e per questo sono sempre più fiera della nostra bella associazione e del nostro Presidente Maria Stella Marchetti che conduce e dei collaboratori e delle collaboratrici sempre presenti!
Grazie di cuore…del resto Uniti si Vince!!!
Vedere questi importanti risultati e queste importanti occasioni offerte e partecipate dall’Arcobaleno, mi rende veramente felice, perchè tutto quanto realizzato con tanto sacrificio, con tanto cuore e con tanto SERIO impegno da parte di questi volontari è il segno di una bella Italia. Per Stella, vedere la sua creatura crescere in questo modo deve essere veramente una grande ricompensa per tutto il sofferto che l’ha portata a creare l’Arcobaleno. Il grande riconoscimento per le innumerevoli occasioni di solidarietà e di costante presenza direttamente al fianco di medici e personale addetto all’ammalato ematologico è testimoniato anche da queste occasioni speciali, di rilevanza interazionale. La sua piccola grande intuizione è diventata una vera meravigliosa realtà quotidiana, che riesce a raccogliere intorno a sè anche tantissimi volontari volenterosi, i cui splendidi sorrisi sono il miglior segno di speranza che si può rivolgere a chi non può ancora apprezzare i colori dell’Arcobaleno. Questi sorrisi che irrompono nella vita di chi soffre e di chi stà lottando, questi sorrisi che “ammaliano” coloro che si trovano a transitare per i corridoi e i reparti dove la lotta alla malattia è costante. e trascinano tutti con la forza di chi crede nella vita fino in fondo, perchè questi di Stella, di Anna,di Marianna, di Massimo e di tanti altri,sono i sorrisi di chi per tanto tempo non riusciva più a sorridere e ora invece, dopo aver vinto la loro battaglia, sono ancora in prima fila, per sostenere chi ha bisogno di vincere.
Bravi a tutti quanti, e grazie per il vostro sorriso di speranza che ci regalate ogni giorno.
Armando V.