Il “brutto mostro” che mi ha reso più forte, mi ha insegnato a vivere e la guarigione mi ha regalato una nuova vita: mio figlio!
Salve a tutti 🙂 Sono Valentina, ho 28 anni e vorrei raccontare a tutti voi la mia storia, principalmente per “insegnarvi” che con tanta pazienza e forza di volontà si guarisce dal linfoma. Vi racconto quindi, cercando di non dilungarmi molto, la mia storia. Fin da piccola non ho mai avuto alcun problema di salute. Le circostanze “fastidiose” sono venute fuori all’età di 21 anni, quando ho cominciato ad avvertire qualche disturbo, allora incomprensibile, ma poi “decodificato”. Il primo segnale è stata una febbre, di cui i primi giorni non mi ero neanche accorta perchè non avevo alcun malore, ma scoperta da mia mamma accarezzandomi e sentendomi “un pò calda”. Da lì ho scoperto di avere una febbricina a 37-37,5 di giorno e che la sera saliva a 38-38,5; questa è durata per circa un mese. Contemporaneamente cominciai a grattarmi come una pazza ogni sera prima di andare a dormire… la testa me la sentivo infuocare, come anche le braccia. Tu che puoi pensare? Ho qualche allergia, ma i test negativi e quindi il mio medico di famiglia, che non riusciva a capirci niente, comincia a darmi antibiotici… così… Finalmente, e ribadisco FINALMENTE, dopo circa 9 mesi che mi veniva sta febbre ogni 2-3 mesi e subivo quel prurito insopportabile, un bel giorno, facendo la doccia scopro un gonfiore sulla spalla: un bel linfonodo che si intravedeva anche all’esterno. Dall’ecografia su quel linfonodo le cose sono andate così velocemente che ho pure difficoltà a ricordare tutti i passaggi! Dopo l’ecografia, di corsa il radiologo mi ha portato nella sala TAC, chiedevo spiegazioni, ma nessuno voleva dirmi nulla, e intravedevo mia mamma e mia sorella che piangevano di nascosto e i medici continuavano a dirmi: “dai Vale stai tranquilla, è solo che il Dott. vuole guardare meglio una cosa che con l’ecografia non riesce a vedere”. Mi hanno fatto la TAC e subito dopo il medico mi spiega tutto, e cioè che dovevo con estrema urgenza essere ricoverata perchè avevo una massa nel torace che toccava un polmone ed il cuore, che aveva pure creato trombosi; ed ogni giorno la situazione poteva diventare fatale. Era un venerdì. Il sabato già ero sull’aereo con i miei genitori ed il mio ragazzo. Il lunedì ricoverata al S. Matteo di Pavia. Lì mi fecero una biopsia alla massa mediastinica e dopo 10 giorni l’esito: Linfoma NH “a grandi cellule B”. Terribile il colloquio con i medici che, dopo avermi spiegato cosa era successo al mio corpo, mi hanno avvisato che sarebbe stata una pesante e lunga lotta, perchè il protocollo di chemio che mi toccava era micidiale, tanto da potermi distruggere, ma unica via da seguire per potere uccidere quel “mostro” che era cresciuto dentro di me. Subito dopo avere impiantato il Port, ho iniziato il mio protocollo di chemio (R-VACHOP P), di cui ho fatto la prima infusione lì a Pavia e poi sono finalmente tornata a casa perchè potevo continuare le cure nel vicino ospedale di Palermo. La chemio è durata da settembre 2006 a gennaio 2007, due infusioni a settimana e nel contempo facevo le cure per sciogliere le trombosi che la massa aveva causato alla giugulare destra e sinistra. Io ero distrutta perchè la chemio era così forte che, specie nei giorni di infusione, non potevo stare in piedi. Piano piano cominciavo a gonfiare (colpa del cortisone), ho perso i capelli, ho perso il tatto ed anche il gusto; non sentivo più nulla e non riuscivo neanche a legarmi i lacci delle scarpe. Insomma mi sentivo “un morto in vita”. Ho provato anche cosa significa non sentire le gambe, perchè la chemio crea questa sensazione a volte di notte, mentre dormi; ti svegli e non senti le gambe, fin quando non fai dei massaggi e loro tornano a farsi sentire. Poi piano piano i controlli, i buoni risultati, la massa che diminuiva sempre di più, fino a quando, nel gennaio 2007, alla fine della TAC dopo aver terminato la chemio, il radiologo mi annuncia che la massa era totalmente scomparsa!!!!! Non potete immaginare la gioia di quel momento, le lacrime di felicità di tutta la mia famiglia. Ho cominciato allora la radioterapia per bruciare i piccoli residui rimasti, 17 sedute, una ogni santo giorno; due ore di viaggio per 5 minuti di esposizione alle radiazioni. Ma ho superato anche questo! Dopo la radioterapia, iniziavo a sbocciare dinuovo. Ho diminuito il cortisone, quindi cominciavo a dimagrire, subito è tornato il tatto, ho ripreso a sentire il gusto di quella meravigliosa pizza che fanno nelle mie parti, ad aprile sono spuntati i capelli, più sani di prima, sono spuntate le ciglia… insomma il brutto anatroccolo in cui mi ero momentaneamente trasformata, stava tornando il cigno di prima, anzi più luminoso! Mi sentivo finalmente bene, forte, avevo un’energia favolosa, quell’energia di una volta. Ogni 3 mesi facevo i controlli di routine, che andavano sempre bene. E così dopo 3 anni dalla guarigione, ho realizzato con il mio amore, che sempre mi era rimasto accanto durante la “battaglia”, il nostro sogno, quello che mi dava forza durante le sedute di chemio, quello che dovevo riuscire a tutti i costi a materializzare…stare insieme e diventare una famiglia. Mi sono sposata, abbiamo visto nascere la nostra casetta piano piano, e l’anno scorso abbiamo avuto un favoloso bambino. Nonostante quella tempesta vissuta, sono tornata la Valentina di una volta, anzi più forte e più “attenta” a quelle piccole gioie della vita, che generalmente possono sembrare insignificanti, ma che invece vanno valorizzate, perchè un giorno anche le piccole grandi cose possono esserti rubate, e solo allora capirai quanto valgono. Ora, ad esempio, sentire i miei lunghi capelli sulle spalle, il gusto del gelato, la pelle morbida di mio figlio, piccole cose a cui ogni giorno non fai nemmeno caso, per me sono diventate grandi cose, grandi sensazioni di cui voglio godermi ogni singolo istante… voglio VIVERE quella vita che il linfoma mi stava rubando!
Lottate e abbiate sempre fiducia in voi, si vince, credetemi, e la mia storia non può che provarlo. Ce la farete, dovete essere sempre FORTI!
Un abbraccio a tutti.
Bellissima, testimonianza, sembra un favola…e fortunatamente è reltà e ne vorrei leggere tutti i giorni di storie cosi. 🙂 In bocca al lupo Valentina…
Un abbraccio.
Massimo
Grazie Massimo.
Sembra una favola, ma è tutto vero! 🙂
La mia pazienza è stata premiata.
Un abbraccio.
Valentina
Grazie Valentina per questa tua testimonianza, la fatica di superare ogni ostacolo che la vita ti ha messo davanti non ti ha tolto l’entusiasmo che la tua giovane età esprime. La voglia di vincere, la forza di sopportare, la costanza nel combattere una brutta bestia, ti hanno fatto riavere il premio di voler ancora più bene alla vita, alla vita vera, vissuta giorno dopo giorno, con la consapevolezza che la vita è un gran bel dono.
Per tuo marito, per tuo figlio sarai davvero speciale, e sono sicuro che il loro amore ti sorreggerà in ogni momento, perchè solo chi ha combattuto per la vita sa esaltare questo dono.
Ti faccio i miei auguri di immensa felicità, e ti ringrazio ancora perchè le tue parole scritte su questo sito, saranno sicuramente d’aiuto ai tanti che ancora lottano, e credono come tutti noi nella VITA.
Grazie Armando.
Spero tanto che la mia testimonianza possa essere d’aiuto agli altri, perché è proprio quello il mio obiettivo!
Grazie ancora 🙂
ciao vale ane a me a febbraio di qst anno hanno diagnosticati un lnf nn hod ha grandi cellule b nek mediastino o fatto 6 cicli di kemio all osp cervello a palermo e gia al 4 ciclo la massa era molto migliorata adesso dopo il 5 e il 6 ke o gia finito aspetto di fare la pet ma ho una paura terribile del risultatoa nke se fin ora e andt tt bene…il protocollo prevede anke la radio ke dovrei fare a bagheria ma dicono ke col tempo puo fare spuntre altri tumori e sono confusa x qst voglio andare al san raffaele a milano dal dott martinelli ke e specializzato in qst settore x fare un confronto…poi ho la fissaz delle recidive ke mi fanno una grn paura…adessi dopo 3 sett di kemio o dolori nella parte bassa della skiena e penso saranno altri linfomi?sara metastasi?ma sotto kemio e possibile ke spuntano?sto male rispondimi grz
Cara Ivana, scusa se ti rispondo solo adesso.
Cosa hai deciso alla fine? Hai fatto la radioterapia? Come va?
Io per mia esperienza posso dirti che la radio è moto utile perché brucia quel residuo della massa che rimane, impedendo alla stessa di ricrescere o comunque riprendere “vita”.
È vero che PUÓ avere effetti negativi, ma al momento devi soltanto pensare a guarire e da quello che hai e non pensare a nient’altro.
Anche la chemioterapia può avere effetti collaterali, ma ti sta salvando la vita ed è questo che conta. Sarai sempre sotto tanti controlli e se, nella peggiore ipotesi dovessi avere una ricaduta, sarà scoperta così in tempo che, dopo aver vinto la battaglia più importante (e cioè quella che stai affrontando) il resto sarà niente in confronto.
Devi solo stare tranquilla e pensare al presente!! Vedrai che tutto andrà per il verso giusto, ma devi combattere senza altre ansie altrimenti diventa tutto più difficile per te. Ti ribadisco che io ho avuto la tua stessa situazione e dopo sette anni sono qui sana come un pesce. Non mi è successo nulla di quello che stai temendo tu.
Per quanto riguarda i dolori che hai, si tratta di sicuro dei fastidi che porta la chemio. I dolori che causa durante le cure sono tantissimi, specie alle ossa, ma quando finirai le infusioni (cosa che forse intanto è accaduta) passeranno pian piano e resteranno solo un brutto ricordo a cui non penserai più quando finalmente sarai tornata in forma. Tu comunque non avere mai paura di “assillare” i medici che ti seguono e riferisci loro SEMPRE tutto quello che senti, qualsiasi fastidio, anche quello che ti sembra il più insignificante e loro ti sapranno dare la spiegazione e tranquillizzarti.
Fammi sapere come sta andando e per qualsiasi domanda sono qui adesso pronta a starti vicino e aiutarti (per quello che posso).
Un abbraccio forte e sii forte che tutto passerà (te lo dice chi capisce assolutamente TUTTO quello che stai vivendo, pensando e che ti può far paura)!
Bellissima storia, cara Valentina. Grazie per averla condivisa con noi. Che sia un segno di speranza per chi in questo momento non riesce a vedere uno spiraglio e la via per la guarigione.