Nei prossimi giorni ci diranno se un donatore è stato trovato. Ancora una volta, l’attesa degli ultimi momenti diventa gravosa e snervante.
Dipendere da un gesto d’amore ed altruismo delle persone, rende ancora più insopportabile la malattia.
Si diventa quasi intolleranti, a quelli che si dicono dispiaciuti e solidali, ma che potrebbero agire, e rimangono in una confortevole zona d’ombra.
Tanti nostri amici hanno figli, ma praticamente nessuno mi ha mai detto: sai, mio figlio ha fatto il prelievo per la tipizzazzione.
IL PRELIEVO: un prelievo di sangue, come ne abbiamo sempre fatti tutti.
Ah, si, poi c’è un colloquio conoscitivo, forse quello spaventa o ruba tempo prezioso…
Nulla di doloroso, pericoloso, impattante. Eppure, nessuno si mette in gioco, almeno provandoci.
Non per Viviana, che senza un donatore ottimale ha poche possibilità. Piuttosto per chiunque stia rischiando la vita, o sia condannato perché senza un donatore sufficientemente compatibile.
In ospedale l’ultima volta ho conosciuto un ragazzo, leucemia, stava facendo la chemio, chiacchierava e dava di stomaco. Dava di stomaco e chiacchierava. La sera sarebbe andato a ballare salsa.
Perché in fondo in fondo stava bene?
No, perché quando rischi la vita sul serio, l’unica cosa che vuoi effettivamente fare, è vivere 😌
Facile nascondersi dietro: non sembri poi così malato… anche io ho i miei problemi.
Vedere l’indifferenza, più che altro la mancanza di azione, in chi dovrebbe volerti bene ed essere seriamente preoccupato, forse fa più male della malattia stessa.
C’è poi chi fa effettivamente tutto il possibile per supportarmi, non c’è bisogno di fare nomi 💕
Per l’ennesima volta, siete ancora in tempo 🙏👇🏻👇🏻

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