C’è un prima e un dopo per ogni vita. Per me questo è il Natale del “dopo”. Diverso da tutti gli altri che lo hanno preceduto. Invece di essere in giro a comprare gli ultimi regali, a cucinare per una mischia di parenti, di portare mia figlia al cinema a vedere un cartone con babbo natale, io oggi la giornata la trascorro al Centro Trasfusionale di Tor Vergata. A dire il vero da quando mia madre si è ammalata, io le giornate le trascorro quasi tutte qui.
Per chi non lo conoscesse Tor vergata è un policlinico che può spaventare. Con le luci giuste, potrebbe essere riadattato a set cinematografico per una serie horror di teenager vampiri e scienziati pazzi. Lo scorgi da lontano imponente, ben piantato sulla sua pianura. Man mano che ti avvicini lo metti a fuoco: tutto quel cemento grigio con le finestre colorate di un bel verde speranza, la scritta al neon che sembra toccare il cielo, dalle sue finestre si scorge la vela di Calatrava, opera incompiuta ma affascinante.
Per me è un luogo magico. Nonostante sia un covo di dolore, Tor vergata trasuda un’umanità pazzesca.
Chi c’è stato sa di cosa parlo.
Io ormai lo considero anche casa mia.
Ci sono i medici che hanno sposato una vera e propria missione, infermieri pazienti, portantini distratti che canticchiano mentre spingono i carrelli, addetti alle pulizie caciaroni, e vorrei raccontarli uno ad uno se ne avessi il tempo, dedicando a ciascuno il suo aggettivo.
Ci sono i corridoi, infiniti dove si seguono strisce colorate sui muri per arrivare a destinazione.
E poi ci sono i pazienti. Tanti, centinaia, millemila. Sono numeri e lettere. A1, C6 per la privacy. Ma chi lavora lì dentro li conosce e li chiama per nome. Chiamano per nome anche me che non ho né numeri ne lettere e sono “solo” una accompagnatrice.
E in questo mio presenziare ogni giorno questo posto, (che mi piaceva immaginare come un castello dove mia madre, principessa rapita, attendeva solo il principe che sconfiggesse il drago, e andasse a liberarla) io osservo le sue stanze, le sale d’attesa spoglie che i volontari cercano di abbellire con gli alberi di Natale e penso che nessuno dovrebbe stare qui in attesa per giornate intere di una sacca di sangue che si fa attendere come una fidanzata vanitosa e certe volte non arriva, una che rimanda l’appuntamento all’ultimo minuto, senza scusarsi.
Una sacca di sangue che fa penare più di un figlio scapestrato. Una sacca di sangue necessaria come l’aria, che fa spasimare anche i più pazienti e mette a dura prova i nervi di chi ha via dovuto sopportare tanto e sa che senza di lei trascorrerà un’altra giornata a letto anziché con i suoi cari.
Perchè queste persone MALATE abbiano una vita il più possibile simile a quella che conduciamo noi, perché questo non sia per loro il Natale del DOPO ma quello nel NONOSTANTE, affinché tutti abbiano una speranza, è stata creata un’associazione che cerca di ridare femminilità alle donne che perdono i capelli, che organizza corsi di trucco e sfilate per chi era bruco e oggi è farfalla, che ha istituito un servizio di trasporto gratuito per tutti i malati, che in questi anni ha donato moltissimo a Tor vergata e ancora continua ogni giorno senza sosta. (Potete verificare tutto in trasparenza assoluta sul loro sito www.arcobalenodellasperanza.net).
Questa settimana 1caffè la
Onlus di Luca Argentero, sostiene i progetti di Arcobaleno della Speranza, affinché si possa restituire quel sorriso di meraviglia che hanno i bambini quando dopo tanta pioggia arriva l’arcobaleno!
In questo periodo di emergenza sangue dove tutti sono impegnati nelle loro cose e invece bisognerebbe essere ancor più generosi, chiediamo di aiutarci e andare a donare il sangue! I centri trasfusionali di tutti gli ospedali italiani sono aperti tutti i giorni con orari consultabili sui rispettivi siti!
E se avete meno di 35 anni potete andare a iscrivervi al registro donatori di midollo! Semplicemente dedicando mezz’ora del vostro tempo potrete salvare la vita di qualcuno.
E quando vedrete l’Arcobaleno pensate a loro, persone come noi a cui la vita ha tolto molto ma a cui con la nostra generosità possiamo ridare tanto.
Sostenete Arcobaleno della Speranza, donate su 1caffè per questa settimana ma soprattutto andate a donare il vostro sangue e il vostro midollo!
Solo così sarà un Natale colorato di Arcobaleno e pieno di Speranza per tutti!
Priscilla
Siamo tantissimi, possiamo davvero cambiare le cose.
È semplice:
Collegatevi a www.1caffe.org e donate, basta 1 euro!
📲 Collegati al sito www.1caffe.org/dona-adesso;
💳 Scegli il tuo sistema di pagamento preferito;
Buon lunedì natalizio #amicidi1caffeonlus. Questa settimana i nostri #caffe serviranno a sostenere l’Arcobaleno della Speranza Onlus e il loro progetto “Diamo corpo e cura all’immagine” che ha come scopo quello di far conoscere alle pazienti, grazie all’aiuto di un’estetista, le modalità per sentirsi “belle” nonostante la chemioterapia e per riacquistare il sorriso e la fiducia in sé stesse, nonché aumentare la loro capacità di reazione alle cure, rafforzando l’autostima. Collegatevi a www.1caffe.org e #donate, realizzando LA VOSTRA BUONA AZIONE QUOTIDIANA! L’Arcobaleno della Speranza Onlus