Gli occhi si schiudono e trovano vita
il corpo riposa caldo e quieto
sul comodino un libro mai letto
le mani comandano le incerte dita.
Lo sguardo si sposta oltre i pensieri
raggiunge lo specchio nascosto nell’ombra
il corpo lo segue con fare incerto
ed esita cauto tra i suoi desideri.
Ancora indugia la faccia disfatta
prende coraggio e dinnanzi guarda
fissa il riflesso e trattiene il respiro
davanti a lei la bellezza sottratta.
Il volto pallido e gli occhi stanchi
I denti digrignano rotti e dolenti
Il capo calvo e le guance svuotate
si china cercando i morbidi fianchi.
Veloce lo sguardo ritorna di fronte
non si sofferma sulla donna nel petto
privata del simbolo di tanta grazia
sfugge il male e la bestia Caronte.
Fuori il disegno è in bianco e nero
tratto incerto e di grigio sfumato
ma dentro i colori appartengono al cuore
e la luce splende sul suo sguardo fiero.
Giallo, verde, rosso il colore
brillano gli occhi e sorride la bocca
l’arcobaleno attraversa i pensieri
il cuore scoppia di tanto amore.
A lei appartiene cotanta bellezza
nulla può la bestia Caronte
colora sogni, emozioni e passioni
aprendo le porte della sua d’orata fortezza.
Sara Ciriaci